Incendi in California
Scrive Luca Celada sul Manifesto di oggi “Una California già sull’orlo della sostenibilità, con i suoi 40 milioni di abitanti concentrati prevalentemente in zone semi-aride, dipendenti da un complesso sistema di acquedotti (come anche l’agricoltura intensiva, pilastro fondamentale dell’economia), somiglia sempre di più, in quest’estate rovente, alla distopia mai lontana dall’immaginario collettivo e hollywoodiano. Su San Francisco e la Bay Area grava da giorni una cappa cremisi che sembra fotografata da Roger Deakins per Blade Runner.”https://ilmanifesto.it/un-fuoco-mai-visto-soffoca-il…/
Queste sono cronache che chi appartiene alla mia generazione non avrebbe mai voluto leggere. Che danno il segno di un effettivo cambio di passo della presenza dell’uomo sul Pianeta nel breve volgere di una vita. La consapevolezza che tale cambiamento è effetto di situazioni molto più antiche, non attenua lo sgomento e la voglia di opporsi al livello locale ed internazionale, come si può e si deve, contro la criminale miopia umana, in tutte le sue forme.Lottare contro il climate change si può e si deve, nel mondo e a casa nostra. In Sicilia come a San Francisco (dove, per inciso, speriamo che gli smanettoni delle major TLC si prendano una bella strizza, vedendo a cosa porta il riscaldamento globale cui danno una buonissima mano i loro mega data-center).